sabato 21 agosto 2021

AFGHANISTAN E DI BATTISTA

 

«Chi è interessato davvero al popolo afghano dovrà parlare con i talebani. Il resto è ipocrisia». «Anche la prima vittima della guerra in Afghanistan è stata la verità. Una verità che ancora oggi, nonostante i nodi siano tutti venuti al pettine, viene vilipesa, oltraggiata, assassinata. Gli Stati Uniti e i suoi servi sciocchi non hanno bombardato l’Afghanistan (così come l’Iraq, la Libia o la Siria) per eliminare il terrorismo, la shari’a, il burqa o per garantire diritti umani. E chi ancora si beve questa balla è complice dei padroni e padrini del pianeta».

Così parlò Alessandro Di Battista, il grillino duro e puro, il prode difensore degli originari ideali dei 5 stelle. Colui che sa, che vede dietro i cangianti fenomeni il vero “in se”, l’essenza autentica delle cose. E quale sarebbe questa essenza? Il Dio denaro ovviamente, i contratti commerciali. Di Battista come Bergoglio.

Ricordo, un bel po’ di anni fa, una discussione con un sapientone, professore di economia, ad un corso di formazione organizzato dalla azienda per cui lavoravo.
“La Germania è stata costretta a far scoppiare la guerra perché doveva trovare mercati di sbocco per le sue auto” affermò il dottissimo professore.
“Guardi professore che Hitler intendeva trasformare la Polonia in una enorme colonia agricola popolata da fieri agricoltori ariani, ed operò in tal senso una volta che la ebbe conquistata”, ribattei. Il professorone farfugliò qualcosa poi riprese a parlarci dei rischi comparati dei titoli a breve e di quelli a lunga.

Tutti i seguaci di un materialismo storico da vulgata, tutti i complottisti da quattro soldi, soprattutto, tutto coloro che detestano la civiltà occidentale sono maestri nello scovare le “vere” cause di tutto, a cominciare dalle guerre. E le cause fondamentali sono, ma guarda un po’, il denaro ed i contratti commerciali.
La teoria folle dello spazio vitale, l’antisemitismo paranoico, l’ideologia delirante della razza ariana destinata a dominare il mondo non hanno avuto peso alcuno nello scoppio della seconda guerra mondiale. Il problema era il mercato di sbocco delle Volkswagen.
Allo stesso modo il fondamentalismo islamico, la sharia ed il terrorismo non hanno importanza alcuna nella vicenda afghana. Tutto si riduce alla lotta per oleodotti e contratti commerciali. I Talebani sono in fondo operatori di borsa un po’ mascherati.

Peccato che tutti i paesi abbiano spesso il problema di trovare mercati di sbocco per le proprie merci, ma questo non fa scoppiare guerre.
Ed contratti commerciali se ne firmano ovunque, ma questi non producono attentati terroristici, burka e lapidazione delle adultere.

Chi crede di essere molto intelligente e di vedere la realtà vera nascosta dietro agli ingannevoli fenomeni non vede ciò che sta ad un centimetro dal suo naso. E’ cieco.
E non è affatto intelligente.

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