venerdì 21 febbraio 2025

FACILE E IPOCRITA

 

Pare che dagli esami del DNA risulti che uno dei cadaveri restituiti ieri dai tagliagole da Hamas agli israeliani non sia della madre dei bambini, pure trucidati. La povera donna deve essere stata ammazzata in precedenza, se ne è perso il corpo, così i tagliagole hanno restituito il povero corpo di un’altra persona.
Cosa dire di cose simili? Semplicemente una cosa: i tagliagole devono essere ELIMINATI, totalmente, a qualsiasi costo. Chiedo a tutti quelli che ripetono sino alla noia “due popoli due stati”: accetteremmo che, ad esempio, fra Piemonte e Lombardia esistesse un piccolissimo stato da cui partissero quotidianamente missili contro città e paesi di Piemonte e Lombardia? Un piccolissimo stato trasformato in base per continue azioni terroristiche? Un piccolissimi stato covo di stupratori assassini che prendono in ostaggio donne, vecchi e bambini? Un piccolissimo stato i cui abitanti applaudono freneticamente ogni volta che un lombardo o un piemontese vengono sgozzati?
Una cosa è Hamas altra cosa i palestinesi potrebbe dire qualcuno, ma, a parte il fatto che una guerra NON è una operazione di polizia, in una guerra si deve sconfiggere il nemico, non assicurare alla giustizia dei malviventi, in guerra NON è assolutamente possibile colpire solo i “cattivi” della parte avversa, a parte tutto questo, siamo poi tanto sicuri che esista una differenza assoluta, radicale, fra hamas e i palestinesi di Gaza, e non solo? Pensiamo davvero che Hamas sia una sorta di fungo velenoso nato sul nulla? Le cose non stanno così purtroppo. Hamas gode di un fortissimo sostegno popolare, lo dimostrano anche i macabri spettacoli messi in scena in questi giorni. Le strade di Gaza si sono riempite di una folla festante la sera dell’undici settembre 2001 come in quella del 7 ottobre 2023. Certo, non tutti i palestinesi amano Hamas, ma di certo la ama la loro stragrande maggioranza. Certo, in guerra occorre fare di tutto per minimizzare le morti dei civili, ma questo non può, non deve diventare un ostacolo che impedisca a chi la guerra la combatte di raggiungere i propri obiettivi sacrosanti.
Facile, troppo facile a chi vive nella pace raccomandare “moderazione” a chi da 78 anni vive in guerra, circondato da nemici implacabili che gli negano il più elementare dei diritti: quello di ESISTERE.
Facile, troppo facile e terribilmente ipocrita.

Nessun commento:

Posta un commento