domenica 25 marzo 2018

STAREMO A VEDERE

Dopo la vicenda dei presidenti di camera e senato tutti danno per scontato un governo lega - 5 stelle. Io sono invece piuttosto scettico. In primo luogo non di governo lega - 5 S si tratterebbe, ma di un governo di tutto il centro destra e dei 5 S, non è la stessa cosa. E' vero che Salvini è oggi più forte di Berlusconi, ma lo è nel centro destra. Se rompesse la coalizione si indebolirebbe, e molto, e mi pare che se ne renda conto.
Inoltre, siamo davvero tanto sicuri che ci sarà una alleanza fra 5 S e centro destra? Che la tentino è molto probabile e non c'è in questo nulla di scandaloso. Qualcuno ricorda l'inizio della vecchia legislatura? Bersani, si proprio lui, tentò in tutti i modi di stringere una alleanza coi “grillini” e per rendere possibile un tale obiettivo impose al paese due personaggi come Pietro Grasso e Laura Boldrini alla presidenza di senato e camera. Si è visto come sono andate le cose. Quindi, chi oggi nel PD grida contro le “manovre” farebbe meglio a tacere, per pudore.
Detto questo, mi sembra difficile che centro destra e 5S possano arrivare ad un accordo di governo e molto difficile che venga varato un governo di legislatura. Più probabile una qualche forma di governo “aperto a tutti i contributi” o “a tempo”, in vista di un nuovo voto. In ogni caso, è inutile sbizzarrirsi con le previsioni. Staremo a vedere.

La situazione non è bella, è molto “incasinata” e densa di pericoli. La ingovernabilità non giova alla democrazia. Ma non le giovano nemmeno le cappe di piombo. E la legislatura che si è appena conclusa è stata caratterizzata da una pesantissima cappa di piombo che ha soffocato ogni dibattito, ogni iniziativa vitale.
Ci vogliamo rendere conto che molte delle cose su cui si è discusso, e a volte anche deciso, nella scorsa legislatura venivano poste all'ordine del giorno non perché utili al paese ma solo perché funzionali a certi equilibri interni al PD? Lo Ius soli, ad esempio. Perché il PD se ne è fatto strenuo difensore, salvo poi abbandonarlo e non farne neppure menzione in campagna elettorale? Semplice: lo “Ius soli” serviva a Renzi per rabbonire le minoranze interne, conceder loro qualcosa “de sinistra” per aver mano libera su altre questioni. E le varie posizioni assunte sul tema, assolutamente centrale, della immigrazione senza limiti? Prima “no ai muri, accogliamo tutti”, poi “aiutiamoli a casa loro”. Prima la carta bianca concessa alle ONG, poi i tentativi di controllarne in qualche modo l'operato, cosa assolutamente ovvia in qualsiasi paese, ma che ha scatenato qui da noi un coro di strilli, sussurri e grida! Per farla breve, i rapporti interni ad una sinistra ideologica e litigiosa, interna o esterna al PD, sono stati per una intera legislatura il centro attorno a cui tutto ruotava. E chiunque non accettasse questa logica era accusato di essere “eversivo”, “populista”, ovviamente “razzista”, addirittura “fascista”.

Ora questa cappa di piombo si è spezzata, quanto meno incrinata. Il corpo elettorale ha punito il PD e la sua patologica incapacità di scegliere, ed ha dimostrato che le forze alla sua sinistra rappresentano solo strati marginali e molto minoritari della società italiana. La situazione oggi è più aperta. In questo, solo in questo, è migliore.
Solo in questo perché i pericoli ci sono, eccome. I 5 S sono una forza giustizialista e demagogica, inaffidabile, anche se va detto che una cosa è la “filosofia” (si fa per dire) di Grillo, altra cosa le idee, speranze, suggestioni che frullano nella testa e nel cuore dei milioni di italiani che hanno votato il suo movimento. Personalmente sono convinto che nel movimento 5 Stelle ci sia un po' di tutto, meglio, tutto ed il contrario di tutto; un gran calderone tenuto insieme da un leader carismatico e da alcune pessime suggestioni demagogiche (onestà onestà, in galera in galera). Un paese in cui un simile partito - movimento abbia quasi un terzo dei consensi è un paese in cui può accadere di tutto.
Staremo a vedere.

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