La vicenda del professor Gozzini, il pozzo di scienza che ha definito
“scrofa” Giorgia Meloni ricorda quella di Alan Friedman, la
gloria del giornalismo mondiale che ebbe a definire “escort”
Melania Trump.
Entrambi questi personaggi hanno dimenticato una
regola fondamentale della ideologia politicamente corretta in cui
pure sono assai ferrati: quando insulti una donna, anche se di
destra, rischi l’accusa di sessismo, soprattutto se l’insulto ha
dei riferimenti sessuali, espliciti o impliciti.
Salvini e
Berlusconi sono stati fatti oggetto di insulti non meno gravi di
quelli che il professor Gozzini ha scagliato contro Giorgia Meloni.
Per anni Berlusconi è stato definito “criminale”. “mafioso”,
pedofilo”, “corruttore e corrotto” in innumerevoli trasmissioni
televisive. C’è chi lo ha paragonato ad Hitler, chi si è augurato
una sua morte prematura Anche Salvini, sia pure in misura minore, è
stato oggetto di simili affettuose esternazioni. Si è addirittura
arrivati all’incitarne l’omicidio: “non sparate a salve,
sparate a Salvini” è diventato inun certo periodo uno slogan di
moda. Il movimento delle “sardine” è nato con l’esplicito
obiettivo di impedire democraticamente a Salvini di parlare. Salvo
rarissime eccezioni tutto questo non ha suscitato protesta alcuna
negli ambienti dell’italica sinistra. Si trattava di normale
“critica politica” .
Quanto a Friedman, questo grande
giornalista ha riempito per 4 anni Trump di insulti ed improperi
senza che nessuno fiatasse. “Fra un mese Al Capone lascerà la casa
bianca” ha detto il signor Friedman dopo la “vittoria” di
Biden. E si, equiparare il presidente in carica della nazione guida
dell’occidente ad un gangster come Al Capone non è un insulto, è
normale esercizio della libertà di parola.
Però entrambi
questi personaggi, Alan Friedman ed il professor Gozzini, hanno
commesso un errore. Pieni di odio e di livore hanno creduto di poter
estendere a delle donne gli insulti che negli ambienti di sinistra si
lanciano in continuazione contro degli uomini. Non solo, a questo
primo errore, meno grave, ne hanno aggiunto un altro, imperdonabile.
Hanno rivolto a delle donne insulti a chiaro sfondo sessuale.
Se
il professor Gozzini avesse chiamato Giorgia Meloni “assassina,
responsabile della morte di migliaia di migranti” nessuno a
sinistra, con tutta probabilità, avrebbe protestato. Allo stesso
modo, se Friedman avesse definito Melania Trump una “razzista
complice dei crimini del marito” le sue parole sarebbero state
probabilmente considerate normale “critica politica”. Ma
entrambi si sono lasciati andare. Carichi di odio hanno esagerato.
Il professor Gozzini ha definito “scrofa” la Meloni ed il termine
“scrofa” ha evidenti richiami sessuali. Friedman ha definito
“escort” Melania Trump, e qui il richiamo sessuale è esplicito.
L’uno e l’altro sono troppo carichi di odio, troppo
arroganti e vanagloriosi, soprattutto troppo poco intelligenti per
capire che certi limiti non vanno superati. E così hanno passato il
segno. E sono stati puniti. Probabilmente le apparizioni di Friedman
in RAI caleranno precipitosamente, e la cosa non può che esser
considerata MOLTO positiva. Quanto al geniale professor Gozzini…
forse la sua brillante carriera accademica subirà delle battute
d’arresto.
Ben gli sta, ad entrambi. Imparino, questi
personaggi, se non essere meno lividi, meno arroganti, meno
traboccanti odio, almeno un po’ meno “diversamente intelligenti”.
Nessun commento:
Posta un commento