Sarebbe sciocco negarlo, qualcosa di importante è cambiato, e si
tratta di cambiamenti positivi.
1) Conte se ne va e con lui se
ne vanno cialtroni incapaci come Bonafede, Azzolina, Boccia, Di Maio. Tutto questo è MOLTO positivo.
2) Si rompe l’alleanza fra PD e
5S e si allenta la cappa di piombo che sta soffocando la democrazia
in Italia.
3) I 5S vanno verso la dissoluzione.
4) Il
centro destra torna in gioco dopo esser stato costretto all’angolo
per quasi due anni. Aumentano le sue possibilità di condizionare
l’elezione del nuovo capo dello stato.
Ciò non mi
spinge ad esultare per l’incarico a Draghi. Certo, Draghi è una
persona di altissima professionalità; che una simile persona vada a
sostituire una nullità arrogante come Conte non può che rallegrare le persone perbene. Ma la soluzione Draghi rappresenterebbe, se
passa, l’ennesima sconfitta della politica. In una democrazia
devono governare coloro che il popolo elegge per governare, non
personalità scelte nel palazzo e mai passate al vaglio di libere
elezioni.
Le argomentazioni di chi vuole a tutti i costi evitare
il voto sono risibili. Dire che non si può votare perché scade il
blocco dei licenziamenti è ridicolo, visto che quel blocco è stato
allegramente prorogato più volte. Sul Recovery plan è possibile un
accordo che permetta il rapido utilizzo dei fondi, quanto alla
pandemia, davvero non si vede perché mai si possa far coda davanti a
casse dei supermercati, poste, banche, farmacie e non
davanti ad una cabina elettorale. Tra l'altro qualcuno mi dovrebbe spiegare perché mai la pandemia dovrebbe impedire il voto quando non impedisce gli sbarchi dei clandestini...
In realtà la scelta di
evitare il voto è tutta e sola politica: si vuole evitare il voto
perché NON si vuole che il centro destra vinca e possa
eleggere un suo uomo quale nuovo capo dello stato. Da
tempo immemorabile i capi dello stato sono vicini alla sinistra e
così deve continuare ad essere. Il capo dello stato deve essere un nostro arbitro imparziale: così ragionano Zingaretti e compari. Questo è il VERO motivo degli
strilli contro le elezioni anticipate. Punto.
Ciò detto,
val la pena di aggiungere che il centro destra deve valutare con
molta attenzione l’atteggiamento da prendere nei confronti di
Draghi. Le elezioni anticipate restano assai improbabili: i 5S
strillano che non voteranno Draghi ma non credo vogliano andare al
voto. Paradossalmente il voto anticipato potrebbe favorirli dal punto di vista politico: se si vota
nel ‘23, dopo due anni di governo Draghi, scompaiono, se si vota in
anticipo possono conservare ancora un po’ di forza. Ma i 5S ormai NON sono
più, in larga misura, una forza politica: solo un branco di
semidisperati attaccati agli stipendi. Faranno di tutto
per non dover rinunciare al “vil denaro”.
Le elezioni
anticipate quindi sono assai improbabili. In una simile situazione
conviene al centro destra una opposizione frontale a Draghi? Non
credo. Una simile posizione lo isolerebbe e gli impedirebbe di
contare nella prossima elezione del capo dello stato.
Certo, è
importante vedere cosa Draghi si impegnerà a fare, ad esempio, che
atteggiamento assumerà sul problema, oggi un po’ dimenticato,
della immigrazione clandestina? E ancora: occorre vedere quale sarà
il comportamento delle varie forze politiche, quali spazi sono
destinati ad aprirsi, quali a chiudersi. La situazione è intricata e va
gestita con intelligenza, senza subalternità o settarismi.
Staremo
a vedere.
Spero non sia come Mario Monti.
RispondiEliminaA parte questo il M5S è finito, anche in caso di elezioni anticipate, non andrebbe da nessuna parte.