giovedì 27 aprile 2017

KIM JONG UN

Lenin scrive in “stato e rivoluzione” che dopo la rivoluzione comunista lo stato avrebbe iniziato ad estinguersi. Prima di lui Engels aveva detto che il comunismo avrebbe relegato lo stato al posto che gli spettava: nel museo delle antichità accanto all'ascia di bronzo.
Poi lo stato che “si doveva estinguere è diventato il più colossale, e mostruoso, apparato burocratico totalitario di tutti i tempi. Non a caso. Non c'è alcun ponte, né logico, ne empirico, né storico fra l'accentramento di tutti i mezzi di produzione nelle mani dello stato e l'inizio della sua “estinzione”. Un simile ponte può poggiare solo solo sulle magie della dialettica hegeliana. Ma le magie non reggono i ponti, mai.
Ed oggi lo stato totalitario burocratico di Stalin e Mao è diventato lo stato totalitario burocratico e DINASTICO di Kim Jong Un. Il comunismo dinastico è la fase ultima di un comunismo morente, ma che affascina ancora qualche pseudo intellettuale occidentale, convinto che dal “liberismo” vengano tutti i mali del mondo.
E mentre qualcuno chiacchiera il simpatico Un gioca con le bombe atomiche.
Se si arriverà ad un precipitare della crisi con il nord Corea di certo risorgerà l'esercito dellapace e l'antiamericanismo, messo in soffitta con Obama, a cui è stata perdonata l'avventura libica, risorgerà, più violento che mai. A sinistra ed anche a destra, credo.
Penso seriamente che le persone di buon senso non si devono fare ingannare. E' un bene che un ad pazzoide come Un vengano tagliate le unghie. Con le buone o con le cattive.

7 commenti:

  1. Cito Sun Tzu.
    "Il generale esperto attacca la strategia del meno esperto. Questa è la prima cosa da fare.
    La seconda cosa da fare, è spezzare le alleanze del nemico.
    La terza cosa da fare, è attaccare il suo esercito.
    La tattica più rischiosa è assediare le città. Assediale soltanto se non hai altra alternativa.
    Se il generale è incapace di controllare la propria impazienza e lancia le truppe all’assalto delle mura come uno sciame di formiche, ne farà massacrare un terzo senza prendere la città. Simili attacchi sono manifestazioni di stupidità assassina.
    Chi è veramente esperto nell’arte della guerra sa vincere l’esercito nemico senza dare battaglia, prendere le sue città senza assieparle, e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate. "

    In soldoni come la leggiamo?

    La prima cosa da fare è comprendere la strategia di kim, che consiste semplicemente nell' alzare la tensione per mantenere il potere e ottenere concessioni. Oppure nell' essere totalmente scemo. IN questo senso si deve cercare di indebolire internamente il leader , incoraggiando diserzioni e colpi di stato e danneggiandone l' immagine. Ma questo è difficile .
    2) in secondo luogo si deve tagliare il ponte con la Cina, l' unico alleato che rimane. Questo è un ' aspetto fondamentale.
    3) in terzo luogo , si deve evitare che kim possa avere una pistola puntata sugli USA , ovvero un' arma nucleare a lungo raggio, perchè sarebbe un rischio inaccettabile, a costo di partire coi raid verso le centrali atomiche e le principali batterie di artiglieria puntate su Seoul.
    4) e arriviamo infine alla trategia dell' assedio. Immaginando la corea del nord come una città fortificata, la cosa più sbagliata da fare sarebbe l' invasione di terra.
    sarebbe giusto invece tagliare i rifornimenti e tenere l' assedio fino al crollo del regime. Questo presuppone però la rottura tra Cina e Corea del nord, altrimenti non è un' assedio ma una buffonata.

    Quindi: la pazienza strategica di Obama equivaleva a spazzare il mare perchè senza sanzioni, quindi senza pressioni di sorta;
    questa via può essere percorribile fintantochè non c'è una minaccia nucleare reale;
    quando però le armi nucleari ci saranno, sarà estremamente rischioso mettere alle strette il regime, che a questo punto non avrà nulla da perdere.
    In soldoni la miglior opzione è farlo rosolare a fuoco lento , ma Obama ha sprecato troppa sabbia della clessidra e adesso rischiamo di mettere alle strette un pazzo armato e pericoloso.

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    1. Intraprendere qualunque tipo di intervento dall'interno non è difficile: è matematicamente impossibile.
      Indurre la Cina a interrompere i rapporti sarebbe di importanza cruciale, ma come la convinci, la Cina? E se anche dicesse di accettare, chi potrebbe fidarsi che rispetterebbe gli impegni presi? Una democrazia si sentirebbe tenuta a rispettarli, ma la Cina?

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    2. Sul fatto che sia impossibile , è tutto da vedere. Kim ha fatto fuori parecchi generali negli ultimi anni: sicuramente c'erano trame contro di lui . La Cina è molto più propensa di quanto credi a mettere alle strette Pyongyang perchè 1) può ottenere trattati più vantaggiosi dall' America 2) non ha nulla da guadaganre da una guerra disastrosa, specie nucleare, vicino ai propri confini.

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    3. E ti ricordo che ha fatto fuori poco tempo fa anche il fratello kim jong nam.

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  2. Aggiungo che fare finta di niente e lasciargli potere e la bomba atomica sarebbe un perfetto precedente verso il proliferare di armi del genere , visto che ogni dittatorucolo saprebbe che , se si arma di tali ordigni, diviene intoccabile.

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    1. Analisi molti interessante e ampiamente condivisibile, direi.

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  3. Ed io invece mi ero allontanata dall'America quando c'era il 'signor' Odumbo con la sua politica scema. Non sono certo io quella che diverrà antiamericana. Ho sempre sosteuto gli USA, inoltre gli americani(il popolo intendo) mi sono simpatici.

    Il comunismo fa a gara con l'islam per vedere qual'è la dittatura più sanguinaria del mondo (guardacaso nelle classifiche sulla libertà nel mondo, all'ultimo posto figurano sempre i paesi islamici ed i paesi comunisti).

    Secondo me Kim le armi nucleari le userebbe anche senza guerre all'orizzonte, e mi sembra anche abbastanza scemo da farle esplodere vicino a casa (ovvero in Corea del Sud o in Giappone.

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