Lo ammetto, a volte lo spettacolo dell’umana idiozia mi lascia davvero perplesso.
Ognuno è libero di avere le proprie idee, ma dovrebbe cercare, almeno cercare, di difenderle con argomenti almeno plausibili. Trasformare le idee in slogan e gli argomenti in ripetizioni degli slogan sembra invece essere diventato uno sport molto diffuso e questo, lo ammetto, lo trovo deprimente.
Ho letto ieri in rete il solito, vecchio discorso sulle perdite israeliane e palestinesi. I palestinesi hanno avuto ed hanno molti più caduti che non gli israeliani. Questo per qualcuno “dimostra” che gli israeliani sono aggressori e stanno mettendo in atto una guerra di sterminio.
Alcuni, compreso chi scrive, hanno replicato ricordando che nella seconda guerra mondiale la Germania ha avuto molti più morti che Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti messi insieme. Non si trattava, ovviamente, di un invito a ricalcolare le vittime del secondo conflitto mondiale, solo di un esempio volto a dimostrare che i torti e le ragioni di un conflitto non sono legate al numero delle perdite della parti in causa.
E’ così che invece hanno considerato la cosa alcune persone (molto) diversamente intelligenti. La Germania, hanno sentenziato, ha avuto MENO perdite che non la coalizione anti tedesca globalmente considerata! Favoloso argomento! Così, per questi geni, SE la Germania avesse avuto più perdite della coalizione anti tedesca si sarebbe trasformata da aggressore in aggredita! Ovviamente mi sono ben guardato dal replicare ad una simile idiozia. Il dialogo con i diversamente intelligenti non mi interessa.
In ogni guerra i vari eserciti cercano di minimizzare le proprie perdite e di massimizzare quelle del nemico. Questa regola, universalmente accettata, non dovrebbe valere nel caso di Israele. Israele compie l’enorme peccato di difendere il proprio diritto all’esistenza. Per farsi perdonare dai “progressisti” Israele dovrebbe condurre la guerra massimizzando le sue perdite e minimizzando quelle dei suoi nemici. Gli israeliani cercano in ogni modo si salvaguardare la propria popolazione civile. I bambini israeliani vanno a scuola pronti a correre nei rifugi non appena scatta l’allarme. Non dovrebbero farlo! I sionisti dovrebbero lasciare che i "missili giocattolo" di Hammas uccidessero un bel po’ di bambini ebrei, solo allora i vari Moni Ovadia e Gad Lerner spenderebbero qualche lacrimuccia per loro. Invece quei cattivoni di Israeliani si comportano diversamente. Rinunciano alle lacrimuccie degli ipocriti e salvaguardano i lori civili. Intollerabile!
Nelle guerre le dittature totalitarie hanno quasi sempre un numero di morti enormemente più alto delle democrazie liberali. Questo per il banale motivo che i tiranni totalitari se ne fregano delle sofferenze dei loro stessi popoli. Nella seconda guerra mondiale il folle rifiuto hitleriano di riconoscere la sconfitta ha causato alla Germania negli ultimi nove, dieci mesi di combattimenti un numero di morti quasi pari a quello patito nei quasi cinque anni precedenti.
Sempre nel secondo conflitto mondiale l’URSS ha patito circa 20 milioni di morti non solo perché la Germania nazista ha condotto contro l’URSS una brutale guerra di sterminio, ma anche perché Stalin ha condotto la stessa guerra senza riguardo alcuno per le sofferenze del popolo sovietico.
I palestinesi hanno tante perdite soprattutto perché Hammas se ne frega delle perdite fra i civili, anzi, cerca di massimizzarle a fini biecamente propagandistici. Gli Israeliani avvisano la popolazione civile palestinese prima di sferrare attacchi aerei. I terroristi di Hammas piazzano rampe missilistiche nelle vicinanze di scuole ed asili. Poi strillano per la perdita di vite innocenti. E c’è sempre qualche occidentale "buono" che si unisce ai loro strilli.
Non val davvero la pena di aggiungere altro...
Commento qui, dato che non sono su FB e non posso quindi commentare di là. In una cosa ti sbagli clamorosamente: l'obiettivo di Hamas non è uno stato di Palestina, non lo è mai stato, non lo è nel suo statuto, non lo è mai stato nelle sue parole. L'unico obiettivo di Hamas è di cancellare lo stato di Israele, liberare il territorio dalla presenza ebraica e unirlo a tutti gli altri territori islamici per costituire la grande Umma islamica. Le parole "Stato di Palestina", nello statuto e nei programmi di Hamas, non sono mai comparse. E non solo per Hamas: anche per Arafat, al di là della retorica ad uso occidentale, l'unico vero obiettivo era quello di unire la "Palestina" agli altri territori islamici per formare il grande califfato:
RispondiEliminahttps://youtu.be/O8DG56K8hTY
Sono completamente d'accordo. Solo, non mi pare di avere sostenuto che Hamas miri ad uno stato palestinese. Se quanto ho scritto può dare questa impressione vuol dire che mi sono espresso male...
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina