giovedì 14 novembre 2013

MADRE NATURA E GLI IMBECILLI





Potevano mancare le accuse al "capitalismo finanziario" dopo l'uragano che ha devastato le Filippine? No, ovviamente. Ferrero, di rifondazione comunista, ha parlato di "turbocapitalismo" da opporre all'"ecosocialismo", e il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ha affermato che

“La mia amara convinzione è che questi eventi devastanti non sono colpa di Dio, ma del capitalismo finanziario, che pur di fare profitti sfrutta e distrugge l'ambiente in cui viviamo”.



Sarebbe fin troppo facile ricordare a questi "diversamente intelligenti" le catastrofi ecologiche provocate dal comunismo, cui vanno  aggiunte altre, immani, catastrofi,  umane, economiche, sociali, culturali e politiche. Non lo faccio. Mi limito a ricordare che il mondo non è un paradiso, non è fatto per l'uomo. La natura, come ci ricorda Schopenhauer, è indifferente ai nostri valori, non si prende cura del nostro benessere, non è una madre benigna. Allego brani presi da Wikipedia riguardanti il fenomeno della glaciazioni, molto vicino al famoso riscaldamento globale. Un tempo tutta la terra era una palla di ghiaccio, e non è detto che non possa tornare ad esserlo. Solo i cretini possono pensare che lo stato attuale del nostro pianeta sia definitivo, e, ovviamente bello, dolce e buono, qualcosa che solo il malvagio "capitalismo finanziario" può rovinare. Le cause dell'alternarsi di gelo e climi miti sono state assolutamente naturali. Lo stesso può dirsi di altri, innumerevoli, fenomeni che per noi sono catastrofici. Piaccia o non piaccia la cosa ai nuovi mistici dell'ambiente, ed agli  imbecilli.


Una glaciazione è una condizione climatica che caratterizza un lungo periodo di tempo della storia climatica della Terra, in cui si registra un forte sviluppo delle coltri glaciali sulla superficie terrestre, dovuto ad un generale abbassamento della temperatura media globale[1].
Più in generale in glaciologia, la scienza che studia i ghiacciai, con glaciazione si fa riferimento ad un periodo di tempo in cui sulla Terra esistono calotte polari cioè in cui i poli sono ricoperti da uno strato più o meno spesso di ghiaccio; secondo questa definizione ci troviamo ancora oggi in un periodo di glaciazioni, in quanto la Groenlandia e l'Antartico sono ancora ricoperte dai ghiacci (in questo senso il termine comprende sia le fasi di avanzamento che di regressione dei ghiacci durante tutta un'Era glaciale).[2]
Più comunemente, quando si parla degli ultimi milioni di anni della Terra, con glaciazioni ci si riferisce all'avanzamento delle calotte polari che caratterizza periodi particolarmente freddi (periodi glaciali) durante i quali le calotte polari si sono estese fino a ricoprire gran parte dell'Europa e del Nord America. In questo senso l'ultima glaciazione è finita circa 10.000 anni fa.
Si ritiene che le glaciazioni avvengano in maniera ciclica durante un'Era glaciale e determinino l'alternarsi di periodi più freddi (Periodi glaciali) e periodi più miti caratterizzati da arretramento dei ghiacci (Periodi interglaciali). Durante gli ultimi milioni di anni ci sono stati molti periodi glaciali, i più antichi hanno avuto una durata di 40.000 anni, i più recenti di 100.000 anni. Questi ultimi sono i più studiati.

Principali glaciazioni

Glaciazioni più antiche

Il periodo di tempo in cui avvengono varie glaciazioni, ravvicinate nel tempo, viene chiamato era glaciale.[9] Pur essendo esistite e individuate almeno cinque ere glaciali nella storia della Terra, quattro sono quelle considerate principali.
Si ritiene che l'era glaciale più antica abbia avuto luogo tra 2,7 e 2,3 miliardi di anni fa all'inizio dell'eone Proterozoico.
L'era glaciale più antica di cui si sia raccolta una buona quantità di documentazione, invece, è datata tra gli 800 e i 600 milioni di anni fa (periodo Cryogeniano). Probabilmente fu l'era glaciale più importante dell'ultimo miliardo di anni. Molti studi suggeriscono che in quel periodo le acque del mare si ghiacciarono fino all'equatore o in prossimità di esso, trasformando la terra quasi in una gigantesca palla di neve.[10]
Una serie di glaciazioni minori si ebbero tra i 460 e i 430 milioni di anni fa, durante l'ultima parte del periodo Ordoviciano.
Si è inoltre registrata una presenza di calotte polari ad intervalli, tra i 350 e i 260 milioni di anni fa, durante i periodi del Carbonifero e del Permiano.

Glaciazioni più recenti

Estensione delle glaciazioni nell'Europa centro-settentrionale: in rosso la glaciazione Würm, in giallo la glaciazione Riss e in blu la glaciazione Mindel.
L'attuale era glaciale è iniziata 40 milioni di anni fa con la crescita della calotta glaciale sull'Antartico, ma si intensificò nel Pleistocene, circa 3 milioni di anni fa, con l'espansione della calotta glaciale nell'emisfero settentrionale. Da allora, vi sono stati dei periodi di glaciazione della durata di 40.000 e 100.000 anni, durante i quali le calotte si sono estese e ritirate ciclicamente.
Classicamente, in Europa, si distinguono quattro periodi glaciali, denominati dal più antico al più recente Günz (da circa 680.000 a 620.000 anni fa), Mindel (da circa 455.000 a 300.000 anni fa), Riss (da circa 200.000 a 130.000 anni fa) e Würm (da circa 110.000 a 12.000 anni fa), separati da tre fasi interglaciali (rispettivamente chiamate Günz-Mindel, Mindel-Riss e Riss-Würm) intercalate tra le quattro glaciazioni e, quindi, il periodo attuale definito “postwurmiano”.
Recenti studi hanno in realtà messo in discussione questa suddivisione, contando fino a 6 e forse 8 periodi glaciali negli ultimi 800.000 anni.
Gli studi storici di climatologia usano chiamare PEG (piccola "era" glaciale) il clima freddo che caratterizzò l'Europa del XVII secolo.

Possibili cause delle glaciazioni

Le cause che durante un' Era glaciale spingono il clima terrestre ad avere cicli di avanzamento e scioglimento dei ghiacci sono ancora oggetto di studio, ma hanno sicuramente un ruolo chiave i cambiamenti periodici dell'orbita terrestre intorno al Sole noti come cicli di Milanković e le variazioni dell'attività solare; tra gli altri fattori considerati vi sono grandi eruzioni vulcaniche e l'eventuale impatto di meteoriti.

Variazioni dell'orbita terrestre

Le variazioni periodiche dell'eccentricità dell'orbita della Terra, dell'inclinazione dell' asse come pure la sua precessione, fenomeni noti nel loro complesso come cicli di Milanković, non sembrano poter essere identificati come fattori scatenanti di una Era Glaciale, quanto piuttosto in grado di influenzare notevolmente il susseguirsi dei periodi glaciali e soprattutto degli interglaciali all'interno di una singola Era glaciale.

Attività solare

L'emissione della radiazione solare, conseguenza dell'attività solare, non ha un andamento costante nel tempo, ma segue dei cicli principali di undici anni ed altri secondari, legati alla variazione del numero delle macchie solari, la cui attività ha un influsso diretto sulla quantità di radiazione inviata verso la Terra e di conseguenza sulla temperatura della superficie terrestre.
Tali variazioni da sole non sono in grado di dare avvio ad una glaciazione propriamente detta, ma possono dare un contributo alla sua intensità e durata quando sono in coincidenza con alcune delle altre possibili cause già evidenziate o al più determinare periodi centenari dal clima terrestre più freddo come ipotizzato per la Piccola era glaciale.

Attività vulcanica e meteoritica

Recenti studi su una delle ultime glaciazioni, avvenuta circa 74.000 anni fa, ipotizzano un'altra teoria sulle possibili cause di una glaciazione. È possibile, infatti, che un'intensa attività vulcanica o anche una pioggia di meteoriti abbiano innalzato una coltre di gas e polveri in grado di respingere molti dei raggi solari, abbassando così la temperatura.





2 commenti:

  1. Grazie infinite, Giovanni, anche per i diversamente intelligenti.

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  2. Fu leggere una cosa scientifica come qquesta che mi ha resa scettica sul riscaldamento globale antropologico fin dai 13 anni.
    Mi fa sempre piacere leggere circa le ere glaciali, e spero che ne inizi una molto presto. I ghiacciai sono bellissimi.

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