giovedì 19 dicembre 2013

ANGELO IZZO




Si parla molto del caso del serial killer “evaso” dal carcere di Genova mentre era in “permesso” (non si tratta di evasione in realtà). Non è mica il primo caso di criminali omicidi che i nostri magistrati mettono in libertà. Qualcuno si ricorda di ANGELO IZZO? Ho fatto un po' di “copia incolla" per ricordarne le gesta.
Dunque, Angelo Izzo, al tempo vicino ai circoli della destra estrema e bombarola, decide un bel giorno di passare una serata divertente, si incontra con due suoi amici, Gianni Guido ed Andrea Ghira e....

“il 29 settembre 1975 Izzo Guido e Ghira si recarono a Lavinio con due ragazze: Donatella Colasanti e Rosaria Lopez per partecipare ad una festa. Una volta a destinazione, le due ragazze furono violentate, drogate, seviziate e massacrate per più di un giorno. La Lopez fu infine portata nel bagno del primo piano della villa, dove fu picchiata e annegata nella vasca da bagno, mentre la Colasanti fu quasi strangolata con una cintura e picchiata selvaggiamente.
“Le due ragazze (entrambe credute morte dai tre aggressori) furono poi nascoste nel bagagliaio dell'auto. I tre parcheggiarono in via Pola e si recarono a cenare. I lamenti della Colasanti, sopravvissuta alle violenze, attirarono l'attenzione di un metronotte, che diede l'allarme. Izzo, Guido e Ghira furono arrestati entro poche ore.”
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“Il 29 luglio 1976, tutti e tre furono condannato in primo grado all'ergastolo. La condanna fu confermata anche nei successivi gradi di giudizio per Izzo, mentre a Guido e Ghira furono riconosciute le attenuanti generiche in appello, riducendo così la pena a 30 anni di carcere."
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“Durante il suo periodo di detenzione, Izzo manifestò più volte interesse a collaborare con la magistratura, fornendo proprie versioni sulle stragi di piazza Fontana, di Bologna e di piazza della Loggia, sugli omicidi di Mino Pecorelli, Fausto e Iaio e Piersanti Mattarella, sulla morte di Giorgiana Masi e su molti altri episodi di terrorismo e di mafia. Tutte le sue deposizioni si rivelarono però infondate: si scoprì che fu lui a imbeccare un altro falso pentito riguardo l'omicidio Mattarella, addossando la colpa al deputato DC Salvo Lima; successivamente accusò Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini sempre dell'omicidio Mattarella e Andrea Ghira di aver sparato alla Masi, sempre infondatamente; infine si autoaccusò dell'omicidio di Amilcare Di Benedetto, ucciso quattro mesi prima del massacro del Circeo, il cui corpo però non è mai stato ritrovato."
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"Izzo provò anche varie volte ad evadere. Nel gennaio 1977, tentò di evadere dal carcere di Latina assieme a Guido, prendendo in ostaggio il maresciallo delle guardie carcerarie, ma il tentativo non riuscì. Nel gennaio 1986, gli venne attribuito un tentativo di evasione dal supercarcere di Paliano. Il 25 agosto 1993, approfittando di un permesso premio, si allontanò dal carcere di Alessandria e riuscì ad espatriare in Francia. Venne poi catturato a Parigi a metà settembre ed estradato in Italia
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“Nel dicembre 2004, ottenne la semilibertà dal carcere di Campobasso, su disposizione dei giudici di Palermo, per andare a lavorare in una cooperativa. Il 28 aprile 2005, Izzo uccise Maria Carmela e Valentina Maiorano”
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“Izzo fu condannato nuovamente all'ergastolo, con sentenza confermata nei due successivi gradi di giudizio”.

Interessante vero? Uno stupratore manico ed omicida viene condannato all'ergastolo per omicidio, violenza, occultamento di cadavere. Tenta di diventare collaboratore di giustizia rivelando sconvolgenti “verità" su omicidi a sfondo politico; all'epoca un certo Silvio non era ancora diventato il nuovo Al Capone, se no molto probabilmente Izzo ne avrebbe avuto anche per lui. Gode di generosi permessi che usa per evadere (ma guarda un po' le similitudini!), infine, malgrado la enorme gravità dei crimini commessi esce dal carcere, e massacra ed uccide altre due donne.
Avviene così in Italia. Iizzo si è fatto 28 anni di carcere per violenza, omicidio, occultamento di cadavere due evasioni, una tentata evasione, sequestro di un maresciallo delle guardie carcerarie. Un certo signore che ha una qualche rilevanza politica in Italia, ha finora collezionate condanne per 12 ANNI di carcere per un rapporto sessuale mai provato con una diciassettenne, una telefonata interpretata come “concussione”, una presunta (e mai provata) evasione fiscale da 7 milioni di euro (molto meno di quella di cui è accusato Maradona) e la pubblicazione del testo di UNA intercettazione su un giornale di proprietà del fratello (il direttore di “repubblica” dovrebbe finire all'ergastolo).
Intanto, mentre un serial killer gira libero, ingenti forze e notevoli fondi vengono spesi per una inchiesta di enorme rilevanza sociale: IL CALCIO SCOMMESSE.
In Italia la "giustizia" ha poco, molto poco a che vedere con la GIUSTIZIA.

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