domenica 19 gennaio 2014

L'INCONTRO



Il "pregiudicato" è entrato, per la prima volta, nella sede del PD, e ha discusso per oltre due ore con Renzi di riforma elettorale e di riforme costituzionali; fra di due pare ci sia una profonda intesa su tutto, o quasi.
La giornata di ieri deve essere stata un inferno per i vari Travaglio, Gomez, Flores D'Arcais, Santoro, Rosy Bindi e compagnia. Ma come, avranno detto, invece di essere in galera, o ai domiciliari, o da qualche rieducatore che lo aiuti a redimersi il cavaliere è nella sede del PD, il partito del gli onesti? E discute con Renzi su come va riformata la “costituzione più bella del mondo”? Ma, dico, siamo pazzi? Queste cose non si fanno.
Ma ad essere verdi di rabbia ieri devono essere stati in tanti. Angelino Alfano, ad esempio. Prima spacca il suo partito, e permette che il suo leader venga espulso dal parlamento, per salvare il governo Letta, poi si trova fra i piedi un Renzi che sceglie come suo interlocutore privilegiato non lui, ma... Silvio Berlusconi, e si accorda col cavaliere su una legge elettorale che potrebbe spazzar via dal panorama politico il “Nuovo centro destra”! Se Alfano è ancora capace di ragionare deve essersi detto, ieri: “possibile che non ne azzecchi mai una”?

I forcaioli, e i militanti del “Nuovo centro destra” (lasciamo perdere, per carità di patria, “scelta civica”) non riescono a capire una cosa: Renzi avrà tutti i difetti del mondo ma non è stupido. Ha capito che occorre fare qualcosa per dare una scossa al paese, se no lo si consegna a Grillo. E per fare qualcosa di serio occorre poter governare senza dover subire troppo ricatti da partitini tanto impertinenti quanto privi di seguito reale nell'elettorato. Per questo l'interlocutore privilegiato di Renzi oggi è Berlusconi, che ha le sue stesse esigenze. Elementare Watson, meglio, elementare Alfano!

Comunque, prima di abbandonarsi a facili ottimismi è meglio vedere su cosa Renzi ed il cavaliere si sono trovati d'accordo. Se si farà una legge elettorale che assicuri davvero una decente governabilità sarà un bene, ma non è detto che questo avvenga davvero. Il potere di ricatto dei partitini che appoggiano il governicchio di Letta è sempre elevato. Vedremo come sarà questa famosa nuova legge elettorale, non dimentichiamo che il diavolo si annida sempre nei dettagli.
Ed è meglio aspettare, prima di diventare troppo fiduciosi nel futuro. La vera domanda resta: Il PD è in grado di seguire un Renzi davvero intenzionato a fare una politica non ideologica? I cretini che ieri hanno strillato “vergogna” (sempre la stessa parola, che barba!) ed hanno tempestato di uova l'auto del cavaliere esprimono idee (sic), sentimenti (sic), umori (ecco, umori è la parola giusta) largamente presenti nella base e nei vertici del PD. Fino a che punto Renzi potrà non tenerne conto?
Un'ultima considerazione. Non mi stupirei se da domani l'offensiva giudiziaria contro il cavaliere, ultimamente un po' sotto tono, riprendesse fiato. E, chissà, forse qualche inchiesta potrebbe sfiorare lo stesso Renzi. Questo avrebbe conseguenze molto pesanti sul quadro politico. Non dimentichiamo che negli ultimi venti anni molto della politica italiana si è deciso nelle aule giudiziarie.
Però, siamo obbligati a sperare che dall'incontro di ieri venga fuori davvero qualcosa di buono. Ormai la lotta politica italiana è diventata una rissa selvaggia di tutti contro tutti, una sorta di guerra per bande. Se si cominciasse ad uscirne sarebbe cosa ottima.

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