giovedì 1 gennaio 2015

LE COOPERANTI, E I CIALTRONI




Gira in rete il filmato delle due cooperanti rapite in Siria. Infilate in un sacco nero, l'abito che i nostri “fratelli mussulmani” impongono alle "loro" donne, l'aria spaurita, con in mano un foglietto cn la data del 17 dicembre, supplicano il governo italiano di salvarle e recitano osceni slogan propagandistici.
Mi viene in mente un altro filmato, quello diffuso subito dopo il loro rapimento. In quello sono vestite in maniera ben diversa, colorata, civettuola, quasi sexy. E sparano cazzate con un angelico sorriso stampato sui bei visini. “Non ci sono terroristi”, affermano, “io parlavo qualche giorno fa su skype con un ragazzo accusato di terrorismo, è tanto bravo...”
Non ci sono terroristi, al massimo combattenti per la libertà, i terroristi veri sono gli israeliani, e gli americani, lo sanno tutti, no? Chissà cosa penseranno ora le due stupidine. E chissà cosa diranno se riusciranno a salvarsi; faranno come le due Simone, o come Giuliana Sgrena che, superata la paura, hanno ricominciato a sputar odio sull'occidente e lo stato di Israele? E' possibile.
Però, spero che si salvino. Lo spero sinceramente perché quelle due arroganti stupidine sono prima di tutto esseri umani. Se il video è autentico, se non ci sono trucchi, si tratta di due ragazze terrorizzate, smarrite di fronte al mistero drammatico della morte. E per me, come per ogni persona civile, l'essere umano ha la priorità.
Non credo però che lo stato italiano debba sborsare soldi per salvarle, cedere al possibile ricatto dei terroristi. E questo non per sciocche ripicche o astratto principismo; solo, pagare riscatti ai tagliagole fanatici favorisce nuovi, orribili crimini.

Le due cooperanti sono arroganti e stupide, lo sappiamo e lo abbiamo detto in tanti. Però, è giusto prendersela solo con la loro arroganza e stupidità? Hanno avuto modo, queste due sciocche ventenni, di informarsi seriamente sul medio oriente, di farsi una opinione ragionata? O non hanno fatto altro che assorbire gli slogan che una propaganda martellante, quasi goebbelsiana, ammanisce quotidianamente a tutti?
Durante l'ultima, ennesima, guerra di Gaza i media non hanno fatto altro che enumerare, quasi in presa diretta, le vittime palestinesi, sottolineando le morti di donne e bambini. Hanno detto solo poche parole sui razzi di Hammas diretti contro scuole ed asili, e quando ne hanno parlato hanno strillato a gran voce che le vittime israeliane erano pochissime. Che cattivi questi israeliani! Hanno il gravissimo torto di difendere i loro bambini, si affrettarsi a mandarli in sicuri rifugi in caso di attacco, loro non li usano come scudi umani o come strumenti di facile e faziosa propaganda! E si permettono anche, i malvagi israeliti, di intercettare e distruggere i razzi giocattolo di Hammas, davvero intollerabile!
E qual'è il clima culturale che si respira in occidente? Si leggano i libri di storia e geografia dedicati ai ragazzini delle scuole medie per rendersene conto. Gli occidentali sono sempre stati cattivi, aggressivi ed imperialisti, gli altri invece innocenti mammole. Infatti democrazia politica, libertà personali, emancipazione della donna sono nate in Siria o in Mongolia, lo sanno tutti.
Nel califfato Islamico creato dall'ISIS è stato restaurato lo schiavismo, con tanto di listini prezzi ufficiali e donne vendute sulle pubbliche piazze. Barbarie come le crocefissioni (ricordano qualcosa?) sono tornate ad essere attuali, e con quelle sgozzamenti, decapitazioni e simili dolcezze. Ma al centro degli attacchi delle organizzazioni “umanitarie” c'è sempre lo stato che ha dato al popolo più perseguitato della storia asilo e protezione. Si potrebbe continuare a lungo, purtroppo.

Ognuno è responsabile delle proprie scelte, lo sono anche le sciocche “cooperanti”. Non ho intenzione di imputare le loro scelte idiote alla propaganda dei media, alla scuola o alla famiglia, ci mancherebbe! Conosco ragazzi più o meno della loro età che ragionano ben diversamente da loro, per fortuna!
Però, se è giusto condannare la stupidità e l'arroganza di queste ragazze, non è giusto tacere sull'arroganza di altre persone, non stupide, mi permetto di credere.
Quando leggo le stronzate di un “filosofo” come Gianni Vattimo non può non tornarmi in mente, ad esempio, un vecchio dibattito che lacerò la sinistra, e non solo, durante gli anni di piombo. I terroristi delle BR ammazzavano, ed erano condannati da moltissimi per i loro crimini, ma, cosa si diceva dei loro maestri? Il giovanotto che ammazzava era un criminale, verissimo, ma non erano criminali, sia pure in forma diversa e non penalmente rilevante, anche colo che giustificavano i deliri ideologi che portavano agli omicidi?
I vari “maitres a penser” parlavano di guerra di classe, di necessità di colpire il cuore dello stato, filosofavano sulla “geometrica potenza” che le BR avevano messo in atto in occasione del rapimento Moro, e la contrapponevano dialetticamente alla violenza “gioiosa” degli “autonomi”, però non sparavano, non partecipavano agli scontri, lasciavano che a farlo fossero altri. Ai “filosofi” le poltrone ed i dibattiti rarefatti, ai ragazzotti il sangue.
Un po' come ora. I “filosofi” come Vattimo chiedono “armi per Hammas” ma non osano avvicinarsi alle zone in cui imperano i tagliagole. Amano gli islamici ma non si fidano troppo di loro. In quelle zone ci vanno gli arroganti sciocchi, e sciocche.

In un brano splendido dei “Fratelli Karamazov” Smerdjakov, l'assassino del vecchio Fedor Pavlovic Karamazov, parla con Ivan Karamazov, l'intellettuale della famiglia, il nichilista convinto che “tutto è possibile”. Lui, Smerdjakov, non ha fatto altro che mettere in atto le teorie di Ivan, ed ha fatto capire ad Ivan che intendeva compiere il delitto. Perché ora Ivan si dispera e parla di colpevolezza ed innocenza? Perché si ritrae di fronte al sangue, dopo aver teorizzato che si può anche farlo scorrere, il sangue? Non è un atteggiamento miserabile, da cialtrone, quello di Ivan?
Le splendide pagine di Dostoevskij sembrano fatte apposta per tanti pseudo intellettuali di oggi. Quelli che amano l'Islam ma non vivrebbero mai in Iran, e neppure si avvicinerebbero al califfato dell'ISIS. Valgono per gli intellettuali omosessuali che gettano merda su Israele ma chiederebbero aiuto agli Israeliani se si trovassero, per loro sventura, a Gaza, valgono per quei “buoni” che vogliono far entrare tutti i "migranti" in Italia, ma vivono in eleganti quartieri in cui di "migranti" proprio non se ne vedono.
Questi squallidi personaggi hanno più colpe delle due sciocche cooperanti. Ma non corrono rischi, loro. Stanno a casa, comodamente seduti in poltrona, a discettare sulle altrui disgrazie.

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