sabato 2 aprile 2022

CUORI GENEROSI


“Seguivo il suo profilo, su Facebook, anche se da tempo era chiaro che avesse altre cose da fare. Era un comunista vecchio stampo, che non negava le foibe, e piuttosto ne faceva una gloria della giustizia proletaria. Riposi in pace, lui e la sua coerenza, che rivelano la grande confusione tra i cuori generosi e smarriti delle destre e delle sinistre più eccitabili”.
Così il fiero tony Capuozzo parla di Edy Ongaro, l’uomo che, dopo aver eroicamente preso a calci in pancia una donna, è fuggito dall’Italia ed ha trovato eroica morte nel Donbas.
Ongaro era un comunista stalinista duro e puro, uno di quelli che sono pronti a giustificare, meglio, ad esaltare ogni orrore se questo serve a realizzare il presunto paradiso in terra che la loro ideologia promette alla future, molto, molto future, generazioni.
Di questo personaggio Capuozzo non dice che era un pericoloso fanatico, no, lo considera una persona coerente, profondamente legata alle proprie idee, quindi un “cuore generoso”.
Ma né la coerenza né il legame con le proprie idee sono, in quanto tali, delle virtù. Esiste la coerenza della ricerca scientifica, ma esistono anche la lucida coerenza dei folli e la coerenza assassina dei criminali. Ed esistono le idee assassine, accanto alle idee positive.
In tutta la storia nessuno, credo, è stato più fanaticamente e coerentemente legato alle proprie idee di Adolf Hitler. Il tiranno nazista era convinto, sinceramente convinto, che gli ebrei fossero la sifilide del genere umano e ne ha coerentemente programmato il massacro. Non credo lo si possa definire un “cuore generoso”.
Ma il grande Capuozzo non si limita a considerare un “cuore generoso” il signor Ongaro, no, se la prede col popolo ucraino.
L’Ucraina è “è un Occidente alla buona, fatto di Nato e laboratori chimici che è scomodo ospitare da noi, di badanti e utero in affitto, di un popolo che non vuole tornar sotto il grigiore del socialismo reale senza neanche il socialismo, e che per farlo ha rispolverato vecchi eroi collaborazionisti…”
Voglio dirlo chiaramente. Considero moralmente repellenti questi continui attacchi ad un popolo che ha subito in passato un autentico genocidio su cui ancora grava un infame silenzio tombale e che vive oggi sotto le bombe.
Considero puro e semplice razzismo il continuare a parlare degli ucraini come di un popolo di badanti ed uteri in affitto, ed è prova di totale ignoranza storica, se non di autentica malafede, il parallelo fra gli episodi di collaborazionismo che ci sono stati in effetti in Ucraina ai tempi dell’invasione nazista e gli eventi di oggi.
In alcune occasioni i nazisti furono accolti come liberatori dalle popolazioni ucraine, è vero. Ne parla anche Solzenicyn in “Arcipelago Gulag”. Ma Solzenicyn, che è stato un grandissimo scrittore ed un eccellente storico, non un giornalista un tanto al chilo, spiega anche le cause di simili eventi. I contadini ucraini nel 1941 erano letteralmente stremati dalla guerra di sterminio che Stalin aveva loro dichiarato. A milioni erano morti di fame a causa delle brutali requisizioni dei raccolti messe in atto dal tiranno sovietico, quello che certi “cuori generosi” ancor oggi amano ed ammirano. Qui è la radice, la causa profonda del tragico errore, cui si sono accompagnati anche crimini ed orrori, di cui è si è resa colpevole una parte, comunque minoritaria, del popolo ucraino. Errore ed orrori che comunque nulla hanno a che vedere con quanto accade oggi in Ucraina, a meno di non voler prendere per buona la propaganda di Putin.
Non val la pena di continuare. Tony Capuozzo è oggi molto amato da tutti i teorici della resa, è il punto di riferimento obbligato di quanti affermano che se questa guerra orribile continua la colpa non è degli aggressori ma degli aggrediti. Perfetta logica, degna dei più generosi dei cuori.
Capuozzo è stato a suo tempo militante di Lotta continua. Oggi è anche peggio.
E tanto basta.

 

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