Lo sanno tutti: Israele avvisa la popolazione civile di Gaza prima di
sferrare un attacco o di effettuare un bombardamento, invita i civili
ad evacuare. In questo modo offre un notevole vantaggio anche ai
terroristi di Hamas: chi deve subire un attacco è infatti
avvantaggiato dal fatto di sapere in anticipo dove l’attacco avrà
luogo. Qualcuno può citare in tutta la storia un altro stato che si
comporti o si sia comportato in questo modo? Quando hanno cinto
d’assedio Leningrado le armate naziste hanno forse permesso
l’evacuazione della popolazione civile? E quando i russi sono
giunti alle porte di Berlino l’armata rossa ha forse frenato la sua
avanzata per consentire l’evacuazione dei civili berlinesi? Si
comportano forse in questo modo i russi in Ucraina? Eppure è così
che si comporta lo stato ebraico. Possibile che a tanti sfugga la
enorme differenza etica fra questo modo di comportarsi e quello dei
terroristi di Hamas che fanno deliberatamente strage di
civili?
Ma a tanti questo non basta. Gli attacchi a Gaza,
sostengono, arrecano comunque inevitabili lutti e gravissime
sofferenze alla popolazione civile, quindi sono attacchi
criminali.
Il problema a questo punto riguarda non le sofferenze
dei civili, purtroppo inevitabili in ogni guerra, comunque questa sia
condotta, ma il diritto stesso di Israele a difendersi.
E’
vero, difendendosi Israele è inevitabilmente destinato ad arrecare
sofferenze alla popolazione di Gaza, ma Israele ha o non ha il
diritto di difendersi? E come va inteso tale diritto? Questo è il
punto da chiarire.
Per qualcuno Israele NON ha il
diritto di difendersi. Non ha questo diritto perché NON ha
diritto di esistere. La stessa
esistenza di Israele è un crimine, una sorta di peccato originale
che si estende a tutti i suoi abitanti, neonati compresi. Israele non
deve esistere, quindi non ha diritto a difendere la sua esistenza. I
civili israeliani sono non dovrebbero essere, condividono il peccato
originale del loro stato, quindi non hanno diritto di difendersi da
chi li vuole massacrare. Si tratta di una tesi aberrante, addirittura
oscena che non mi interessa neppure confutare, ma ha almeno il pregio
della coerenza.
Altri fanno un discorso diverso. Israele,
dicono, ha il diritto di difendersi ma tale diritto si ferma alle
porte di Gaza. Se i terroristi di Hamas attaccano un villaggio
israeliano
con l’intento di massacrarne la popolazione civile gli israeliani
hanno diritto di difendersi, ma non di inseguire fin dentro Gaza gli
assalitori eventualmente messi in fuga. Gli israeliani hanno il
diritto di intercettare un missile palestinese, ma non di attaccare
le basi da cui questo missile parte. Gaza è una sorta di santuario
che non si può toccare anche se da quel santuario partono ed
in quello si rifugiano i
terroristi che fanno stragi in Israele. Per fare un paragone storico:
l’aviazione britannica avrebbe avuto il diritto di abbattere gli
aerei tedeschi diretti a Londra, ma non di bombardare gli aeroporti
di partenza. Il diritto dei popoli aggrediti dal mostro nazista
avrebbe dovuto fermarsi ai confini e
sui cieli della Germania.
Pochi, mi pare, hanno
sostenuto concezioni tanto bizzarre.
Concezioni
tuttavia che sono state e sono sostenute, mutatis mutandis, anche in
occasione della guerra in Ucraina, nell’incredibile,
surreale dibattito sulla differenza fra armi offensive ed armi
difensive.
L’Ucraina ha diritto di difendersi, hanno sostenuto
molti, ma deve avere solo armi difensive. Ha diritto di difendere le
sue città ma non di contrattaccare per liberare quelle conquistate
dai russi. Se usa armi “offensive” o contrattacca la sua cessa di
essere una guerra difensiva.
La lancia è il prototipo delle
armi offensive, lo scudo di quelle difensive. Se
Tizio viene attaccato da Caio armato di lancia e scudo lo si può
aiutare fornendogli lo scudo ma
non la lancia, altrimenti la
sua non sarebbe più una azione difensiva. Sembra incredibile ma c’è
gente che ragiona in questo modo. Non a caso chi ha sostenuto simili
barzellette ha in seguito mutato posizione: non bisogna dare nessuna
arma, sia offensiva che difensiva, agli ucraini, punto e basta.
Guarda caso il campione di
questi giri di valzer è stato ed è il signor Giuseppe Conte.
Povero
occidente!
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