mercoledì 18 ottobre 2023

OFFESA E DIFESA

 

Lo sanno tutti: Israele avvisa la popolazione civile di Gaza prima di sferrare un attacco o di effettuare un bombardamento, invita i civili ad evacuare. In questo modo offre un notevole vantaggio anche ai terroristi di Hamas: chi deve subire un attacco è infatti avvantaggiato dal fatto di sapere in anticipo dove l’attacco avrà luogo. Qualcuno può citare in tutta la storia un altro stato che si comporti o si sia comportato in questo modo? Quando hanno cinto d’assedio Leningrado le armate naziste hanno forse permesso l’evacuazione della popolazione civile? E quando i russi sono giunti alle porte di Berlino l’armata rossa ha forse frenato la sua avanzata per consentire l’evacuazione dei civili berlinesi? Si comportano forse in questo modo i russi in Ucraina? Eppure è così che si comporta lo stato ebraico. Possibile che a tanti sfugga la enorme differenza etica fra questo modo di comportarsi e quello dei terroristi di Hamas che fanno deliberatamente strage di civili?
Ma a tanti questo non basta. Gli attacchi a Gaza, sostengono, arrecano comunque inevitabili lutti e gravissime sofferenze alla popolazione civile, quindi sono attacchi criminali.
Il problema a questo punto riguarda non le sofferenze dei civili, purtroppo inevitabili in ogni guerra, comunque questa sia condotta, ma il diritto stesso di Israele a difendersi.
E’ vero, difendendosi Israele è inevitabilmente destinato ad arrecare sofferenze alla popolazione di Gaza, ma Israele ha o non ha il diritto di difendersi? E come va inteso tale diritto? Questo è il punto da chiarire.

Per qualcuno Israele NON ha il diritto di difendersi. Non ha questo diritto perché NON ha diritto di esistere. La stessa esistenza di Israele è un crimine, una sorta di peccato originale che si estende a tutti i suoi abitanti, neonati compresi. Israele non deve esistere, quindi non ha diritto a difendere la sua esistenza. I civili israeliani sono non dovrebbero essere, condividono il peccato originale del loro stato, quindi non hanno diritto di difendersi da chi li vuole massacrare. Si tratta di una tesi aberrante, addirittura oscena che non mi interessa neppure confutare, ma ha almeno il pregio della coerenza.
Altri fanno un discorso diverso. Israele, dicono, ha il diritto di difendersi ma tale diritto si ferma alle porte di Gaza. Se i terroristi di Hamas attaccano un villaggio is
raeliano con l’intento di massacrarne la popolazione civile gli israeliani hanno diritto di difendersi, ma non di inseguire fin dentro Gaza gli assalitori eventualmente messi in fuga. Gli israeliani hanno il diritto di intercettare un missile palestinese, ma non di attaccare le basi da cui questo missile parte. Gaza è una sorta di santuario che non si può toccare anche se da quel santuario partono ed in quello si rifugiano i terroristi che fanno stragi in Israele. Per fare un paragone storico: l’aviazione britannica avrebbe avuto il diritto di abbattere gli aerei tedeschi diretti a Londra, ma non di bombardare gli aeroporti di partenza. Il diritto dei popoli aggrediti dal mostro nazista avrebbe dovuto fermarsi ai confini e sui cieli della Germania. Pochi, mi pare, hanno sostenuto concezioni tanto bizzarre.

Concezioni tuttavia che sono state e sono sostenute, mutatis mutandis, anche in occasione della guerra in Ucraina, nell’incredibile, surreale dibattito sulla differenza fra armi offensive ed armi difensive.
L’Ucraina ha diritto di difendersi, hanno sostenuto molti, ma deve avere solo armi difensive. Ha diritto di difendere le sue città ma non di contrattaccare per liberare quelle conquistate dai russi. Se usa armi “offensive” o contrattacca la sua cessa di essere una guerra difensiva.
La lancia è il prototipo delle armi offensive, lo scudo di quelle difensive. Se Tizio viene attaccato da Caio armato di lancia e scudo lo si può aiutare fornendogli lo scudo
ma non la lancia, altrimenti la sua non sarebbe più una azione difensiva. Sembra incredibile ma c’è gente che ragiona in questo modo. Non a caso chi ha sostenuto simili barzellette ha in seguito mutato posizione: non bisogna dare nessuna arma, sia offensiva che difensiva, agli ucraini, punto e basta. Guarda caso il campione di questi giri di valzer è stato ed è il signor Giuseppe Conte.
Povero occidente!


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