C’è da scommetterci: ora che è in corso l’offensiva israeliana le urla dei “pacifisti” arriveranno al cielo. Da subito del resto hanno detto, più o meno, che “Israele se l’era cercata”. Di fronte ad una azione che richiama alla mente le peggiori brutalità dei nazisti hanno parlato di “terre rubate” ai palestinesi e di Gaza come grande Lager in cui questi sono costretti a vivere.
Chi conosce minimamente la storia sa benissimo che gli israeliani non hanno rubato la terra di nessuno: a suo tempo i coloni ebrei hanno comprato a caro prezzo le terre su cui si sono installati e che hanno reso fertili col loro lavoro. Quanto ai palestinesi costretti a vivere in un lager… beh… gli arabi israeliani godono di tutti i diritti civili, compreso il fondamentale diritto di culto. In Israele esiste addirittura un partito filo palestinese rappresentato in parlamento: esistono forse sinagoghe a Gaza? O un partito filo sionista è presente nel parlamento iraniano? Qualcuno finge di non saperlo, ma quando Gaza è stata consegnata ai palestinesi gli ebrei che ci vivevano sono stati costretti ad abbandonare le loro case, le sinagoghe sono state smantellate, i cadaveri portati via dai cimiteri. La presenza anche solo di un ebreo morto era insopportabile per i fondamentalisti di Hammas ed i loro sostenitori. Poi, liberatisi della diabolica presenza degli ebrei, cosa hanno fatto i fondamentalisti di Hammas ed i loro seguaci? Si sono dedicati a normali, pacifiche attività economiche? NO, hanno trasformato quel territorio in base di partenza per continui attentati terroristici contro Israele, sino all’orrore di questi ultimi giorni. Però per i “pacifisti” Israele non deve reagire, deve “rispettare” Gaza, attendere pazientemente il prossimo massacro.
Va detto una volta per tutte. Israele ha diritto di esistere, difendersi e contrattaccare.
I bambini israeliani hanno diritto di andare a scuola senza esser costretti ad interrompere le lezioni per correre in qualche rifugio.
Le donne e gli uomini israeliani hanno diritto di svolgere tranquillamente le loro attività, senza l’assillo di vedersi piombare sulla testa qualche missile.
Gli israeliani tutti hanno ha diritto ad una vita normale, come quella che vivono, più o meno, italiani, francesi, giapponesi, brasiliani...
Chi nega loro questo diritto va combattuto, senza se e senza ma.
E tanto basta.
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