lunedì 31 maggio 2021

NON BINARIO

“Il termine non binario (anche detto nonbinary o genderqueer) è un termine ombrello per definire quelle identità di genere che non sono strettamente e completamente né maschili né femminili, identità quindi che sono al di fuori del binarismo di genere. Le identità non binarie rientrano nel termine ombrello transgender, poiché le persone non binarie si identificano tipicamente con un genere diverso dal genere assegnato. Le persone non binarie possono identificarsi come aventi due o più generi (bigender o trigender) non avere genere (agender, genderfree), spostarsi tra i generi o avere un'identità di genere fluttuante (genderfluid)”.
Così Wikipedia definisce il nuovo termine “non binario”
Non si tratta di omosessuali e neppure di persone che si trovano male nel loro sesso, nemmeno di persone il sesso lo hanno cambiato, nella misura in cui è possibile cambiare DAVVERO il proprio sesso.
No, si tratta di persone con una sessualità fluttualnte, legata al desiderare del momento. Oggi maschio, domani femmina, dopodomani gay, fra tre giorni una qualche mistura delle tre cose, fra un mese… chissà?
Il sesso cessa di essere componente dell’identità personale, diventa un mero scorrere, qualcosa di simile al fiume di Eraclito, in cui non ci si può bagnare due volte, perché è sempre altro rispetto a quello che era un attimo prima.
Però, a pensarci bene, perché mai fermarsi al sesso? Perché questo continuo scorrere dovrebbe limitarsi alla identità sessuale e non alla identità in generale?
Oggi sono io, domani divento Tizio, dopodomani Caio, ma Caio non è una persona umana, no, è il mio cagnolino. Fra un mese potrei essere il Cervino, o il Nilo, panta rei, tutto scorre…
Ma c’è una insuperabile contraddizione in tutto questo. Si, perché se tutto scorre, come faccio a scegliere cosa voglio diventare? Io sono Giovanni e vorrei essere Ermenegilda, ma per decidere di essere Ermenegilda devo intanto essere Giovanni, avere l’identità, i desideri, le aspirazioni di Giovanni. Se l’identità si dissolve in uno scorrere continuo scompare la stessa possibilità di trasformarsi, perché anche questa è parte della identità.
Aristotele afferma che si cambia passando dalla potenza all’atto. Il cambiamento è parte dell'essere, non continuo passare dall'essere al non essere. E’ QUESTO che lo rende possibile.
Bacone ricordava che l’uomo può dominare la natura solo sottoponendosi alle sue leggi.
Schopenhauer dal canto suo era convinto che nelle sue linee essenziali la natura umana non cambia, mai.
Rottami, ferri vecchi, biechi reazionari. Per i nichilisti del gender.
Non siamo di fronte alla sacrosanta difesa dei diritti degli omosessuali, non si tratta di salvaguardare chi ha pulsioni erotiche diverse da quelle maggioritarie.
Siamo di fronte ad una nuova concezione dell’uomo, al tentativo faustiano di sostituire l’identità, che è sempre qualcosa di fissato, dato, con un inafferrabile scorrere.
Tentativo impossibile a concretizzarsi, ovviamente.
Ma carico di orribili conseguenze nichiliste.
Chi è capace di pensare lo capisce benissimo.
Chi ha sostituito al pensiero gli slogan politicamente corretti NO.


 

1 commento:

  1. Che poi parlare con un cosidetto 'non binario' è impossibile. Qualsiasi parola gli potrebbe far saltare la mosca al naso, portandoli a reazioni esagerate.
    Esteticamente molti sono riconoscbili dal look stravagante: Rasature della parte alta della testa per simulare la pelata, uomini dall'aria assolutamente maschia con le unghie colorate e lunghe, un top sportivo con cerniera associato ad una gonna elegante da ufficio e infradito. il tutto senza alcun senso per l'estetica, una frankeinstainata di colori e stili portati a casaccio.

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