sabato 4 marzo 2023

SENTENZE DI MORTE

Sto terminando la lettura di “Gulag – storia dei campi di concentramento sovietici” di Anne Applebaum, storica polacca naturalizzata americana ed ottima conoscitrice della storia sovietica.
Non intendo qui commentare il suo libro, del resto non ancora terminato, solo spendere qualche parola su un dato a mio parere davvero impressionante.
Nel 1954 Kruscev volle che fosse fatto uno studio sugli “eccessi” dello stalinismo nel trentennio precedente. Da questo studio, assolutamente ufficiale, risulta che nei 30 anni oggetto di analisi sono state eseguite in URSS 642.980 sentenze di morte.
Attenzione, NON si tratta del totale delle vittime de comunismo staliniano. Quella cifra non comprende i milioni di morti (da 4 a 7) causati dall’holodomor in Ucraina, né le vittime della collettivizzazione forzata dell’agricoltura in Russia, Georgia e in tutti gli altri stati dell’URSS. Non comprende i morti per freddo, fame e malattia nei gulag, né le innumerevoli morti fra i condannati al confino in località situate oltre il circolo polare artico. Non comprende neppure i morti in carcere o sotto tortura, né coloro, moltissimi, che furono trucidati senza aver subito alcun processo. No, la cifra, certamente assai approssimata per difetto, di 642.980 riguarda morti “ufficiali”, persone condannate al termine di un “processo” e giustiziate come da sentenza.
In URSS si fucilavano (stando alle cifre UFFICIALI) 21.432 persone all’anno, oltre 57 AL GIORNO, e questo è durato la bellezza di 30 ANNI.
Nel decennio fra il 1931 ed il 1940 sono state pronunciate nell’Italia fascista 118 sentenze di morte, di cui 65 eseguite.
Secondo Amnesty international nel 2020 sono state eseguite nel mondo 483 sentenze di morte.
In 40 anni, dal 1973 al 2013, sono state eseguite negli USA 1359 sentenze di morte.
In tutta la storia di Israele, uno stato in guerra da sempre, è stata eseguita una sola sentenza di morte: quella contro il criminale nazista Adolf Heichmann.
Val la pena di aggiungere che la stragrande maggioranza di quei 642.980 morti ammazzati non era colpevole di NULLA, cosa che di certo non si può dire di Heichmann e della quasi totalità dei condannati statunitensi alla pena capitale.
Però mi capita de leggere in rete parole roventi contro i massacri messi in atto dal “nazi - liberalismo” e lunghe dissertazioni “filosofiche” (si fa per dire) sui suoi presunti crimini.
E a tutti noi capita di essistere a manifestazioni "antifasciste"  caratterizzate dallo svantolio di bandiewre rosse con tanto di falce e martello.
Qualcuno sembra dimenticare che se è vero che tutti i democratici sono antifascisti NON è vero il contrario: NON tutti gli antifascisti sono democratici, certe manifestazioni lo confermano ampiamente.
L’imbecillità sposata con l’ignoranza è davvero un’arma di distruzione di massa.


 

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