Detesto il fanatismo,la faziosità e le mode pseudo culturali. Amo la ragionevolezza, il buon senso e la vera profondità di pensiero.
martedì 16 aprile 2013
LA INCANDIDABILITA'
Grillo e i forcaioli come lui hanno una sola cosa in mente: restringere le possibilità di scelta in mano agli elettori. Io vorrei votare per Tizio. "Non puoi", tuona Grillo, "dieci anni fa ha subito una condanna a sei mesi con la condizionale, è incandidabile". Perchè mai dovrebbe essere INCANDIDABILE? Ha sbagliato, ha pagato, il giudice NON lo ha condannato alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, ora è di nuovo pulito. Dovrei poterlo votare. No, non per Grillo e per i forcaioli, loro vogliono che se un magistrato ti condanna a qualcosa, questo qualcosa ti deve restare appiccicato per tutta la vita. Bel garantismo, bella concezione dello stato! Ovviamente per loro tutto questo non vale. Se non sbaglio Grillo ha sul groppone una condanna per omicidio colposo, ma LUI può fare il moralista, solo lui...
Ed ancora, vorrei votare per Caio, ma, riecco Grillo: "Non puoi" strilla, "è proprietario di una grande azienda, è incandidabile". "Ma", replico timidamente "si è dimesso da tutte le cariche..." Grillo sorride sprezzante, "e cosa vuol dire? E' comunque molto ricco, POTREBBE usare la carica di primo ministro o anche solo di deputato per favorire le sue aziende". Molto interessante: non posso eleggere Caio perchè, dato che è ricco, "POTREBBE" usare a fini privati una carica pubblica. Ma anche un povero POTREBBE usare a fini privati una carica pubblica, magari potrebbe usarla per cercare di diventare ricco. Un giorno o l'altro Grillo proporrà che per essere eleggibili occorre esibire in rete il modello 101. Ovviamente ci sarà una persona che NON dovrà farlo: il signor Grillo.
Storicamente la sinistra si è sempre opposta ad una estensione eccessiva delle norme sulla incandidabilità. Le considerava, giustamente, qualcosa di potenzialmente anti democratico. Nel 1972 il gruppo del "manifesto" candidò Pietro Valpreda col fine esplicito di toglierlo di galera, su di lui pendeva l'accusa di STRAGE. I radicali candidarono Tortora, in carcere con l'accusa di essere CAMORRISTA.
Oggi la incandidabilità è diventata una bandiera della sinistra e un demagogo da strapazzo come Grillo può ricattare il PD dicendogli: vota un forcaiolo come Rodotà e noi forse potremo collaborare: collaborare su cosa? Su una legge che sancisca la incandidabiltà di Berlusconi. Una legge sulla incandidabiltà di UNA PERSONA.. molto, molto interessante.
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