Non
voglio speculare su quanto è avvenuto a Roma, si tratta con tutta
probabilità di un gesto folle ed isolato. Ma di certo quella follia è in
sintonia con un'altra follia che da troppo tempo serpeggia nel paese.
Prima si è trasformato il rivale politico in nemico politico, poi in nemico tout court. Prima l'odio si concentrava su una persona, poi si è
allargato ad uno schieramento, infine ha inghiottito tutti, indiscriminatamente.
Non si criticano più i rivali politici, li si accusa di ogni
nefandezza, si addebitano loro cose che con la politica non hanno nulla a
che fare. Il tal politico non è accusato di non essere in grado di fare
cose buone, o di non tutelare interessi che vanno tutelati, o di
tutelare troppo altri interessi, che invece sarebbe meglio tutelare
meno. No, lo si accusa di essere un ladro, un depravato, un delinquente
comune. Se mio figlio non trova lavore ciò non è causato dalla crisi, o
magari dalla incapacità dei politici di farvi fronte. No, mio figlio non
trova lavoro perché un branco di criminali vuole "rubargli il futuro",
si facciano fuori questi criminali e mio figlio lo riavrà, il suo
futuro.
Da troppo tempo in Italia opera il partito della guerra civile. Bisogna fermarlo, prima che sia troppo tardi.
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