lunedì 4 marzo 2013

BEPPE GRILLO E JEAN JACQUES ROUSSEAU

Grillo vuole una “democrazia senza partiti”. Nulla di nuovo sotto il sole. Prima di lui la aveva teorizzata, con ben altra profondità di pensiero, un certo Jean Jacques Rousseau.
La volontà generale per Rousseau non contrasta in nulla con le volontà individuali, la volontà del singolo può confluire nella volontà generale senza che questo provochi per lui nessuna riduzione della propria libertà.
Ma cos'è questa “volontà generale”? E' la volontà della maggioranza, o la volontà di tutti? E' l'insieme, la somma delle singole volontà dei singoli esseri umani? NO. La volontà generale è "ciò che tutti cittadini DOVREBBERO volere per il bene di tutti, compreso il proprio stesso bene". Se tutti i cittadini fossero perfettamente razionali capirebbero qual'è il loro VERO bene e capirebbero che questo loro VERO bene collettivo coincide senza residui con il loro stesso interesse privato.
Ma, affinché i cittadini possano quanto meno avvicinarsi alla comprensione di questo loro AUTENTICO bene collettivo, essi non devono essere fuorviati; nessuno deve agitare le loro passioni, fare appello ai loro interessi egoistici. I partiti, le fazioni politiche però fanno leva appunto su questi bassi istinti per conseguire i loro fini inconfessabili. La democrazia di Rousseau è quindi una democrazia assembleare, l'unica in cui la volontà generale possa emergere.
Democrazia senza mediazione politica quindi, senza differenza fra eletti ed elettori, senza alternarsi di forze diverse alla guida del paese. Ed ancora, democrazia senza garantismo, tutela dei diritti dei singoli, limiti posti all'azione dello stato, alla volontà dell'assemblea.
"Si può obbligare un uomo ad essere libero", afferma Rousseau, e dal suo punto di vista ha ragione. Se la volontà generale coincide con la mia volontà ogni differenza fra questa è quella è il risultato di un offuscamento del mio pensiero. Se vengo impiccato in nome della volontà generale chi mi impicca lo fa per il MIO BENE, distruggendo la mia vita, la libera assemblea che esprime la volontà generale tutela la MIA LIBERTA'.
Esagerazioni, svolazzi intellettualistici? NO. In Francia sarà un “incorruttibile” a mettere in atto la logica sottile del ginevrino. Tempo dopo, in altri paesi, questa conoscerà nuovi momenti di gloria.
Democrazia senza partiti equivale a democrazia assembleare totalitaria e giustizialista. Evoca giustamente folle urlanti che gridano “a morte il corrotto” e sghignazzano quando qualcuno chiede garanzie, tutela dei diritti individuali.
NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE.

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