lunedì 11 marzo 2013

IL CASO BERLUSCONI





Quali sono i reati di cui il cavaliere è accusato in questa ultima gragnuola di processi? Vediamoli.

1) Berlusconi ha subito MIGLIAIA di intercettazioni, moltissime sono finite sui giornali, fatte sentire in TV, diffuse in rete. Più di una volta Berlusconi è venuto a sapere di indagini a suo carico DALLA STAMPA. Nessuno è mai neppure stato multato per tutto questo. Sul “Giornale”, che Berlusconi NON dirige, appare il testo di UNA intercettazione di Fassino e Berlusconi viene condannato in primo grado ad UN ANNO SENZA CONDIZIONALE. Ogni commento è inutile.

2) Berlusconi è stato condannato a QUATTRO ANNI in primo grado per una frode fiscale da 4 MILIONI. Spiccioli per una azienda come Mediaset, che paga al fisco imposte per CENTINAIA DI MILIONI. Val la pena di ricordare che un certo Diego Armando Maradona deve al fisco italiano oltre 30 milioni di euro, e che Valentino Rossi ne doveva ancora di più. Nessuno dei due ha neppure RISCHIATO un giorno di carcere.

3) Berlusconi avrebbe pagato De Gregorio per votare contro Prodi. Ora, De Gregorio inizialmente ha sempre negato ogni pagamento in nero, ammettendo solo quello, del tutto regolare, al suo movimento. Ultimamente era indagato, rischiava e ha cambiato versione. Ora dice che il cavaliere voleva “corromperlo”. Val la pena di ricordare che nei paesi giuridicamente civili le chiamate di correità non hanno alcun valore probatorio. E' troppo facile per chi rischia anni di galera alleggerire la propria posizione incolpando qualcun altro. A parte questo, ragionando con il semplice buon senso, mi sembra che se un certo atto non è illegale non non dovrebbe essere illegale neppure pagare affinché quel certo atto venga compiuto. Votare contro Prodi non è illegale, mi sembra, almeno finora. Sempre a lume di buon senso, mi sembra assai più grave della presunta “corruzione” di De Gregorio il fatto che gli amministratori del Monte Paschi di nomina PD fossero tenuti, per statuto, a versare a quel partito forti somme di denaro. Mussari ha versato al PD somme molto ingenti, lo stesso hanno fatto altri dirigenti del Monte Paschi. C'è da chiedersi: questi dirigenti erano responsabili verso il PD o verso gli azionisti Monte Paschi?

4) Berlusconi è accusato di aver avuto rapporti sessuali con una diciasettenne. Avere rapporti sessuali con una diciassettenne NON E' REATO, se questa è consenziente, a meno che dietro a questi rapporti non vi sia un contratto di meretricio. E' stata PROVATA l'esistenza di questo contratto? Direi di no. Nel processo si è parlato di spogliarelli, toccatine durante le cene et similia. Tutte cose eticamente assai discutibili ma NON REATI. Domani, chissà, avremo matrimoni ed adozioni gay ed insieme la proibizione dello strip e delle toccatine durante le cene; per ora però queste cose sono legali.
Quanto al peculato che sarebbe connesso a questa vicenda, tutte le testimonianze sembrano smentirlo.

5) Berlusconi è indagato per VOTO DI SCAMBIO, per aver promesso in campagna elettorale la restituzione dell'IMU. A parte ogni altra considerazione, perché non si indaga su Grillo che ha promesso il salario di cittadinanza? O su Bersani che ha promesso l'esenzione dal tiket sulle visite specialistiche?

Per farla breve, Berlusconi è accusato di reati ridicoli, comunque non gravi, reati che se commessi da altri vengono ignorati o quasi dai magistrati. Inoltre non è affatto dimostrato che il cavaliere sia colpevole di tali reati. Del resto, solo una persona molto, ma molto “ingenua” può credere che sia la colpevolezza del cavaliere a preoccupare i PM che lo assediano. A questo punto, che Berlusconi sia colpevole o innocente è la cosa meno importante. La vera posta in gioco nel “caso Berlusconi” è, molto semplicemente, il ruolo ed peso politico della magistratura in Italia. La cosa davvero importante, il vero nocciolo della questione, non è l'innocenza o meno di Berlusconi, è il potere spropositato della magistratura, il fatto che sia sottratta ad ogni controllo, che la sua azione non incontri limiti di alcun tipo. Il sincronismo fra i vari procedimenti, la volontà di arrivare ad ogni costo ad una raffica coordinata di condanne, per un totale di DIECI, QUINDICI ANNI DI GALERA, sono talmente evidenti che non vale neppure la pena di sottolinearli troppo. La fretta di concludere il prima possibile, in piena crisi politica, con un paese allo sfascio, un paese in cui i processi durano decenni, la volontà di umiliare l'imputato costringendolo a presentarsi in aula in barella, dimostrano una faziosità politica che fa paura. Un particolare è ORRIBILE in tutta questa allucinante vicenda: la Boccassini voleva pronunciare la arringa contro Berlsconi nel processo Ruby L'OTTO MARZO: una sorta di comizio rivolto alle femministe radicali, qualcosa di indegno di un paese civile.
Ad essere in gioco oggi nel “caso Berlusconi” sono fondamentali libertà democratiche, elementari garanzie liberali che la furia giustizialista potrebbe travolgere, e questo è immensamente più importante della colpevolezza o della innocenza del cavaliere. Ogni persona di buon senso dovrebbe capirlo, una buona volta.

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