venerdì 4 marzo 2022

DEBOLEZZA


Era aggressivo nel 400 dopo cristo l’impero romano?
No, non poteva esserlo. Era minato da crisi demografica, economica, sociale, di valori. Pressato da migrazioni di popoli che premevano ai suoi confini, corroso dalla corruzione.
Può essere aggressivo l’occidente odierno? No, perché una civiltà può essere aggressiva solo se è forte vitale. E l’occidente attuale non lo è.
E’ una civiltà in decrescita demografica, scossa da ricorrenti crisi economiche, con cronici deficit di bilancio che permettono a quantità crescenti di esseri umani di consumare senza produrre.
E’ pressato da flussi migratori incontrollati, spalanca le porte a milioni di esseri umani che poco o nulla condividono dei suoi valori fondamentali. Molti paesi occidentali sono ormai più simili ad aggregati di tribù etniche che a stati nazionali.
Attraversa una crisi culturale senza precedenti. Si vergogna della sua cultura e della sua storia. Si autodefinisce razzista, sessista, omofobo, islamofobo.
E’ vittima di un misticismo ecologico nichilista. Sacrifica la sua indipendenza energetica alle follie del “gretismo”.
E’ preda di uno pseudo pacifismo che scambia la ricerca della pace con le resa ai prepotenti.
Una simile civiltà NON PUO’ essere “aggressiva”. La cosa non è grave, purtroppo non può neppure difendersi efficacemente.
Lo hanno capito benissimo Putin e Xi Jinping che non a caso hanno lanciato il guanto di sfida all’occidente.
E oppongono alla decadente civiltà occidentale modelli completamente diversi di organizzazione sociale.
Non i valori forti della tradizione occidentali contrapposti all’attuale declino. No, contrappongono all’occidente in crisi modelli di società autoritari, basati sulla negazione di quegli universali valori umani che in occidente sono sorti e che hanno travalicato i limiti della nostra civiltà: dignità della persona umana, parità dei fondamentali diritti e doveri fra tutti gli esseri umani: maschi e femmine, neri, bianchi o gialli che siano, democrazia, limitazione del potere, libertà di pensiero, di ricerca di creazione artistica.
La cosa tragica è che molti occidentali, giustamente schifati dal pantano in cui versa attualmente la nostra civiltà, scambiano dei dittatori osceni per potenziali salvatori della vecchia grandezza occidentale.
No, il problema dei problemi non è oggi una presunta aggressività occidentale, è la cronica debolezza dell’occidente.
Debolezza che è soprattutto disgregazione sociale, crisi di valori e di identità.
E che, al di là della retorica e dei paroloni, emerge anche oggi, nel corso della guerra in Ucraina.
Non a caso tanti occidentali aspettano in questi giorni una sola cosa: che la guerra finisca, in qualsiasi modo. E che torni il quieto vivere, a qualsiasi costo.
In attesa che la Cina tenti il colpaccio a Taiwan.
Ed allora potrebbe essere davvero la fine.

Commenti: 0



 

Nessun commento:

Posta un commento